Apuania Carrara - un articolo per i campioni d'Italia
- Pubblicato: 02 Giugno 2018
Riportiamo di seguito l'articolo ricevuto dai Campioni d'Italia del Carrara.
Apuania Carrara Campioni d’ Italia a squadre maschile per la quarta volta
L’Apuania Carrara Tennistavolo, ha conquistato il suo quarto scudetto salendo nella speciale classifica dei plurivincitori al secondo posto generale alle spalle dell’Alfaterna e del Castelgoffredo che ne hanno vinti 5 e staccando in Toscana il Cus Firenze e Clapp Prato che ne avevano vinti 3.
Davanti ai suoi tifosi l'Apuania Carrara ha confermato il titolo dello scorso anno e ha conquistato il suo quarto scudetto, dopo quelli del 2013, 2014 e appunto del 2017. Dopo tre pareggi negli scontri diretti stagionali precedenti, la società carrarese al Palasport di Avenza si è imposta per 4-1 sul Milano.
Da notare che la società carrarese era l’unica non lombarda tra le quattro semifinaliste e a dispetto della statistica è riuscita ad imporsi.
A mettere la sfida sui binari giusti per i padroni di casa ha pensato Mihai Bobocica, che, dopo un primo set quasi ribaltato e ceduto a Guo Ze (12-14), ha avuto la meglio nei tre successivi (11-7, 11-7, 11-3).uno a zero per Carrara e il numeroso pubblico si è subito scaldato,
Nella partita successiva tra Sadi Ismailov e Matteo Mutti è stata grande lotta, con il russo a segno nel primo set (11-9) e l'azzurro nel secondo (11-9). Nel terzo ha prevalso nuovamente il portacolori locale (11-8), che nel quarto è stato a un passo dal successo (9-6), prima di subire un break di 5-0 (9-11). Alla "bella" Ismailov ha cambiato campo sul 5-1 e sul 10-4 si è visto annullare i primi tre match-point (11-7). Due a zero per Carrara.
Fra Mattia Crotti e Leonardo Mutti, i primi due parziali sono andati di misura al lombardo (11-9, 11-9), ma Crotti ha dominato il terzo (11-2) ed è scattato bene nel quarto (3-0). Mutti ha recuperato e dal 5-7 ha messo a referto cinque punti consecutivi, concretizzando il secondo match-point (11-8).Due a uno per Carrara.
Il quarto incontro ha posto di fronte Ismailov e Guo Ze e il russo si è preso il primo set (11-5) e il cinese il secondo (11-6). Nel terzo conduceva Guo per 5-2 e un mortifero parziale di 9-0 ha dato l'11-5 al beniamino di casa, che nel quarto è salito da 4-4 a 8-4 e ha concluso sull'11-6. Tre a uno con Sadi che da trascinatore si prendeva tutti gli applausi dei tifosi .
La quinta e decisiva partita vedeva una battaglia durissima anche fra Bobocica e Leonardo Mutti, con il primo che nel set di apertura era indietro per 7-4 e ha imposto un filotto di 6-0, ottenendo l'11-8. Mutti ha guidato costantemente nel secondo set e lo ha fatto suo per 11-8. Stesso andamento nel terzo e Leo se lo è assicurato per 11-7.Nella quarta frazione Bobo si è issato 6-3, ha patito il sorpasso (6-7), lo ha effettuato a sua volta, procurandosi due set-point e vedendoseli annullare, come anche i due successivi. Alla quinta chance ha chiuso per 14-12. Nel parziale decisivo è scattato meglio Mutti (2-0), ma ha cambiato campo avanti Bobocica (5-3), che ha conservato il margine e sul 10-7 non ha tentennato, offrendosi all'abbraccio dei compagni e dei tecnici e dei tifosi.
«È stata una sfida tiratissima - racconta il presidente carrarese Alessandro Merciadri - e siamo veramente felici di avercela fatta. Lo sapevo che non ci sarebbe stato nulla di scontato. Abbiamo ottenuto una bella vittoria contro avversari che hanno disputato una grande partita.”
Per il tecnico Claudio Volpi «la forza degli avversari valorizza ancora di più il nostro successo, ho sempre avuto totale fiducia in tutti i componenti della squadra : Mihai, Sadi, Mattia e Lorencio hanno tutti fatto la loro parte al momento giusto, bravi!!!
Per il medico Giancarlo Betti “l’importante era arrivare alla partita non scarichi e cosi è stato."
Per il vice presidente Marco Lavaggi “ero fiducioso perché non poteva ripetersi la situazione di Milano da 3 -1 a 3 pari e così è stato.”.
Per Guglielmo Bellotti “ero in panchina e devo dire che non si percepiva nervosismo ma tranquillità e consapevolezza dei nostri mezzi, questo, penso, abbia fatto la differenza.”